Che domande devo pormi e cosa devo sapere quando scelgo un massetto o un sottofondo?
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Quanto è lo spessore da considerare per l’intero pacchetto di sottofondo?
E’ importante, prima di procedere alla valutazione dei prodotti da utilizzare, essere a conoscenza dello spessore del massetto di partenza. Da lì si inizia per ogni corretta considerazione. Un sottofondo, indicativamente, può andare dai 5 ai 10 cm di spessore, mentre un massetto di posa si aggira sui 5 cm (dati indicativi, bisogna verificare sul proprio).
Ci sono degli spessori minimi da rispettare?
Si. Per i sottofondi a secco: minimo 2 cm. Per i sottofondi “umidi”: minimo 5 cm. Per i massetti tradizionali 4/5 cm. Per gli autolivellanti 3 cm. Casi estremi su spessori ridotti esistono massetti speciali e livelline per spessori a partire da 3 mm.
E’ prevista l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento? Se si, di quale spessore è il pannello isolante sul quale sono fissati i tubi?
Nel caso sia presente un impianto di riscaldamento a pavimento, il sottofondo è necessariamente diviso in 2 strati. Il primo strato (sottofondo), quello posto sotto l’impianto di riscaldamento deve avere grande potere isolante per non disperdere il calore inutilmente. Il secondo strato (massetto) viceversa, posto a sopra l’impianto deve avere grande potere conduttivo per permettere la maggiore resa possibile all’interno dell’ambiente.
Che materiali sono disponibili per il sottofondo isolante?
Argilla espansa, calcestruzzo alleggerito, polistirolo, a secco.
Che materiali sono disponibili per i massetti di posa?
tradizionali (sabbia/cemento) autolivellanti a base cementizia autolivellanti a base anidride naturale a base di argilla espansa
Perchè gli autolivellanti sono consigliabili soprattutto su impianti di riscaldamento?
Perché essendo gettati in opera allo stato “fluido” vanno ad occupare ogni minimo interstizio presente intorno ai tubi del riscaldamento evitando così la formazione di intercapedini e bolle d’aria che si oppongono al passaggio del calore. Inoltre contengono al loro interno degli speciali additivi che aumentano la conduttività aumentano di fatto la resa finale dell’impianto di riscaldamento anche del 15-20%. Infine, garantiscono una perfetta planarità proprio per le caratteristiche autolivellanti. Asciugatura semirapida, una settimana per la posa di piastrelle, 20 giorni per la posa di legno su massetto di 4 cm. Si raggiungono valori di conducibilità termica pari a 1,87 W/m²K. Di contro, non si possono realizzare massetti in pendenza con questi prodotti.
Dopo quanto posso posare la pavimentazione?
Esiste una normativa specifica in materia. molto dipende dal tipo di massetto e dallo spessore che viene realizzato: si va da un minimo di 2-3 giorni (rapidi) fino anche ad alcuni mesi. Per quanto riguarda la posa del legno il massetto deve presentare una umidità residua inferiore al 2%.
Gestione e organizzazione degli ingombri e spazi di manovra?
Particolarmente importante per i massetti autolivellanti. Il cantiere deve presentare spazi adeguati per il piazzamento dei macchinari e deve essere accessibile da mezzi autoarticolati anche a quattro assi. E’ possibile richiedere agli enti comunali speciali permessi di occupazione di suolo pubblico.
Smaltimento di materiali di risulta
Dove non è possibile effettuare lo smaltimento dei materiali di risulta (sacchi, residui fluidi cementizi ecc.) provvediamo ad effettuare lo smaltimento presso un centro autorizzato.
Qual è la produttività media?
150 mq al giorno per i massetti tradizionali e a base di argilla espansa – 800-1000 mq al giorno per gli autolivellanti.
Quanto tempo intercorre tra l’ordine e la realizzazione del mio massetto?
Solitamente, una settimana/dieci giorno è sufficiente.
Quali sono le zone di intervento di Promas?
Operiamo in tutto il nord e centro Italia direttamente con nostro personale.
Posso usufruire delle detrazioni fiscali in vigore?
Con la circolare n. 36 del 31 maggio 2007 l’ Agenzia delle Entrate ha precisato che “tra le spese ammesse alla detrazione del 55% possono ritenersi comprese anche quelle sostenute per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell’intervento di risparmio energetico”. Sulla base delle predette considerazioni,pertanto, non tutte le spese programmate dall’istante possono fruire della detrazione, bensì solo quelle strettamente connesse alla realizzazione dell’intervento che assicura il risparmio energetico. E’ però possibile pertanto ritenere che anche un massetto termico a copertura di un impianto di riscaldamento a pavimento, essendo di fatto funzionale all’impianto stesso e avendo determinate caratteristiche di conduttività previste dai costruttori dei pannelli radianti stessi possa essere compreso tra le spese detraibili.